domenica 27 febbraio 2011

Golosoni, a me!

Ieri sera avevamo amici a cena, così ho provato a fare un esperimento: creare un ibrido tra una cheesecake e una mousse al cioccolato. Il risultato devo dire che è stato delizioso e alquanto...cioccolatoso! A prova di Golosastro della Girella, ricordate?

Per fare la base ho utilizzato circa 300 gr di biscotti Batticuori del Mulino, ma va benissimo qualsiasi altro biscotto al cioccolato: li ho tritati finemente, li ho amalgamati con 50 grammi di burro fuso e con il composto ottenuto ho foderato il fondo di una tortiera diametro 20 con fondo apribile molto bene imburrata (non infarinata). L'ho poi messa in frigo a riposare per circa 10 minuti.

Nel frattempo ho preparato la mousse con il Bimby: ho messo nel boccale 200 gr di cioccolato fondente e l'ho tritato 20 secondi a vel 7, in modo da far rimanere qualche scaglietta; ho aggiunto 50 gr di latte e ho fatto cuocere 2 minuti a 70° a vel 3. Con le lame a velocità 4, ho poi  inserito dal coperchio 125 gr di burro morbido e 4 tuorli, facendo andare per 20 secondi. Ho lasciato raffreddare il tutto in una ciotola, intanto ho montato gli albumi a neve e li ho poi uniti delicatamente al composto una volta freddo. Ho poi versato il tutto sopra il composto di biscotti, livellato la superficie e decorata facendo dei cerchi con i rebbi di una forchetta, infine ho messo tutto in frigo per circa 4 ore.

Quando ho aperto la tortiera la mousse era ben compatta, pertanto l'aspetto era quello di una cheesecake, anche se la consistenza era proprio spumosa (non ho aggiunto colla di pesce) ma con qualche scaglietta di cioccolato che ancora si sentiva sotto i denti...mmmmmm!!!

E' stata universalmente apprezzata, anche dalle diffidenti gnome di casa.

Chi non ha il Bimby penso possa tranquillamente seguire qualsiasi ricetta di mousse al cioccolato.


sabato 26 febbraio 2011

la Merendina con la M maiuscola!

Finalmente ce l'ho fatta: grazie alla mia amica - nonchè cuoca sopraffina - Simona ho finalmente trovato la ricetta giusta per preparare dei muffin (o plum cake) veramente graditi alle mie gnome!!!

E per graditi intendo dire che ne hanno divorati ben 2 a testa, e voi ormai sapete quanto io finora abbia penato per farne mangiare anche uno solo, nonostante l'indiscussa bontà del dolce.

Vengo subito al sodo: 125 gr di farina (o farina mista a fecola, come nel mio caso), 100 gr di zucchero, 1 cucchiaino di lievito per dolci, 1 uovo, 50 gr di olio di semi, 1 vasetto di yogurt (la ricetta prevedeva quello bianco intero, ma io ne avevo solo uno alla banana: posso garantire che qualsiasi yogurt può andar bene!).
Con queste dosi ho riempito il mio stampo da 9 in silicone.

Per prepararli ho usato il solito procedimento, ovvero mescolare gli ingredienti solidi da una parte, quelli liquidi da un'altra e infine unire i due composti. il tutto ha richiesto più o meno 5 minuti, rigorosamente a mano: è davvero una ricetta rapidissima! Anche perchè poi li ho infornati a 180° per 15 minuti, quindi l'intera preparazione è davvero pratica anche da fare all'ultimo minuto.

Sono venuti morbidissimi e fragranti, con la stessa identica consistenza dei plumcake confezionati, con la differenza che il sapore è di un altro pianeta e naturalmente sono sani e leggeri. Di quelli preparati ieri non è rimasta manco l'ombra, ma oggi ho intenzione di ripeterli aggiungendo gocce di cioccolato o pezzettini di frutta sciroppata.

Siccome sono alquanto goduta di questa ricetta (si capiva?), mi dispiace che non ne possa godere altrettanto il mio amico Filippo, data l'impossibilità per la sua gnoma di mangiare uova. Ho però scoperto che un uovo si può sostituire con mezza banana schiacciata oppure con un cucchiaino di fecola o di amido di mais miscelata con un cucchiaio di acqua. Non ho mai sperimentato, ma leggendo qua e là sul web pare sia cosa collaudata...lo spero!




venerdì 25 febbraio 2011

bistecche di pollo

Cucinate mai le sovracosce di pollo?

Devo dire che prima di conoscere mia suocera non avevo manco idea che esistessero, ma da che me le ha fatte assaggiare ho scoperto un pollo "diverso",  ben più saporito del petto cui ero abituata.

In realtà le chiamo bistecche perchè normalmente vengono vendute intere e con l'osso (per lo meno se le si compra al super), mentre nella macelleria dove abitualmente mi servo me le fanno pulite, quindi private dell'osso e delle cartilagini e distese come fossero delle lunghe fette di carne (vengono ben lunghe, tanto che per cucinarle le divido).

Solitamente le faccio semplicemente andare in padella con aglio e olio, ma ieri sera ho tentato una variazione che ha riscosso successo anche con le gnome (ergo, prendete nota!): le ho fatte come sempre rosolare bene con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio, rigirandole solo quando veramente abbrustolite; a quel punto le ho bagnate con mezzo bicchiere di vino bianco e l'ho fatto sfumare, poi ancora con un bel giro di aceto balsamico e infine con mezzo bicchiere d'acqua; ho aggiunto un'abbondante cucchiaiata di concentrato di pomodoro, un pò di sale e ho coperto e lasciato cuocere a fuoco lento per una ventina di minuti, fin quando il sughetto era sufficientemente rappreso.

Che dire: squisite! Veramente saporite, ma senza un retrogusto di aceto che avrebbe disturbato i due palati delicati. Le ho servite - a loro ovviamente visto che la mia dieta prosegue e questo pollo è indicatissimo perchè di grassi ne ho usati davvero pochi - accompagnate da patate al forno e devo dire che l'uomo di casa ha spazzolato volentieri. 

Come "primo" avevo fatto un'altra scoperta dietetica: la vellutata di zucca e porri senza patate! Ero convinta che le patate fossero indispensabili per equilibrare i liquidi di queste due verdure, invece è venuta benissimo anche senza e davvero da leccarsi i baffi, tra l'altro come grassi ho messo unicamente un filo d'olio crudo sul piatto finito, quindi più light si muore! E babygnoma, udite udite, ne ha puliti ben 2 piatti!

A proposito di Babygnoma,  beccatevi questo scatto di ieri: ha preso i miei occhiali dal cruscotto e si atteggiava, allora l'ho fatta vedere allo specchio e il suo commento è stato "sembro proprio una rockstar" :-)


martedì 22 febbraio 2011

il blog langue...

Almeno quanto il mio stomaco!!!

Ragazzi, ero partita con le migliori intenzioni e poi...niente, con il fatto che sono a dieta non riesco più a trovare lo stimolo per preparare qualcosa di sfizioso per i familiari.
Che poi...dovrei dire per il marito, perchè come sapete le gnome sono ben felici di mangiare poche cose e semplici, mentre il poveretto anela a qualcosa di più sostanzioso!

Ma è una sofferenza...Ho sviluppato un fiuto da cane da tartufo in grado di riconoscere entro qualche km se c'è una panetteria o una pasticceria nelle vicinanze, capto qualsiasi profumino invitante nel giro di un isolato; vado al super a fare la spesa e come per magia trovo offerte solo per quelle cose di cui in tempi di minor restrizione non potevo fare a meno e devo prendermi ad auto-randellate per evitare l'acquisto.

Domenica poi è stata una tragedia: babygnoma tra le grinfie del virus Vomitillo doveva stare reclusa, fuori pioveva e c'era pure la domenica a piedi...ogni cellula del mio dimagrente corpo anelava a cucinare qualcosa, dai biscotti alle torte! Tenerlo a freno è stata impresa ardua, è stata una giornata lunghissima!

Ma effettivamente aver superato questa crisi di astinenza mi ha reso più forte e più motivata e devo ammettere che sto raccogliendo i primi frutti di questo sacrificio, il che mi stimola a proseguire. 

Volevo solo rassicurare il mio zoccolo duro di fans (ahaha) che Cotto e avanzato non è morto sul nascere: risorgerà in tempi migliori, quando la titolare sarà finalmente una silfide! Nel frattempo mi sto specializzando su ricette dietetiche...che non penso siano interessanti al fine di nutrire figli inappetenti, ma possono sempre tornare utili.

Devo però lavorarci ancora un pò su, perchè fatico a trovare il binomio leggerezza+sapore...ieri sera ho fatto un terribile esperimento con la zucca alla piastra (a meno che proprio non siate divoratori compulsivi di zucca, cucinatela in altro modo!), mentre non posso lamentarmi tutto sommato dei carciofi in padella, riusciti comunque bene anche se con minima quantità di olio. Semi-bocciato lo spezzatino di pollo non infarinato: la salsina non si rapprende e quindi il sapore e la consistenza ne risentono parecchio...ma avrò ancora almeno un mesetto (sob) per tastare nuove ricette. 

Spero mi aspetterete...se nel mentre riesco a tirar fuori qualcosa di interessante per tutti giuro che faccio capolino!

giovedì 17 febbraio 2011

cucina influenzata (e vellutata!)

Da quella cubana? africana? no ragazzi, non parlo di influenze culinarie, ma dei simpatici microbi che ultimamente circolano in ogni dove.

E quando già le figlie non mangiano per inappetenza, cosa può esserci di peggio di una bella settimana tra febbre e raffreddori? Per sollevare un pò di appetito ci vorrebbe un argano, altrochè!

Per fortuna almeno il brodo di pollo è gradito, un evergreen degli stati influenzali! Dirò di più: paradossalmente sembra che quando sono malaticce mangino più volentieri, proprio perchè elimini del tutto la fantasia e proponi loro quei cibi sciapetti che tanto gradiscono: fettine alla griglia, riso bollito, pollo lesso...naturalmente poco alla volta, sai mai che possano far male se presi in dosi massicce!

Non che mi lamenti particolarmente, almeno di questi tempi, visto che sono a dieta e quindi patisco meno...ma vedo maxignoma così magrolina che vorrei riuscire a trovare la chiave giusta per far scoprire al suo palato il nutrimento con gusto.

Intanto però è l'occasione buona per far ingurgitare un pò più di verdure: naso non annusa, cuore non duole! Pertanto affondo il colpo e vado massicciamente di vegetali. La forma ideale è la vellutata, che si fa in poco tempo ed è frullatissima, in modo che non si vede nemmeno un pezzo. Inoltre è una cosa che Maxi normalmente schifa, ma col naso tappato butta anche giù, mentre Baby e genitori mangiano sempre volentieri.

Quella che faccio più spesso è di porri e patate, ma ci si può davvero sbizzarrire con la fantasia: di zucca, di piselli, di minestrone (nel senso che compro il minestrone surgelato, lo faccio soffriggere con un pò di cipolla, aggiungo un pò di concentrato di pomodoro o qualche cucchiaiata di pesto e a termine cottura lo frullo), di cavolfiore, di zucchine...Il procedimento può essere il medesimo per tutte: si fa soffriggere una bella cipolla, quando è ben dorata si aggiungono le verdure scelte tagliate a tocchetti e si fanno rosolare per qualche minuto; a questo punto si copre con il brodo e si lascia cuocere per 20/25 minuti. Al termine si aggiusta di sale e pepe, si frulla tutto, si aggiunge un filo d'olio a crudo e, a piacere, crostini di pane. 

Nella variante coi porri al posto del pane stanno anche bene degli anelli di porro leggermente infarinati e fritti, così come in quella di piselli sta bene un pò di panna e, in generale, in quelle con verdure particolarmente acquose è meglio aggiungere una pari quantità di patate. Con il Bimby meglio ancora, perchè vengono davvero vellutate e si fanno direttamente all'interno: 20 min 100° vel 3, al termine 1 minuto vel 8.

In foto: immagine di repertorio attestante il gradimento di babygnoma nei confronti della vellutata di cavolfiore



lunedì 14 febbraio 2011

per San Valentino cosa cucino?

Ah, io sono ligia al dovere e la mia dieta ferrea procede, ma si sa che non posso affamare una famiglia pur di raggiungere il mio scopo, pertanto ho da spignattare!

Salvata però in corner da un impegno lavorativo al pomeriggio, per stasera non prevedo nulla di eclatante (ieri con la mia dolce metà abbiamo citato Albanese: lui mi ha chiesto "che facciamo x San Valentino?" al che ci siam guardati e in coro abbiam risposto "'na beata minchia!" e siam scoppiati a ridere!) se non i mitici hamburger scongelati con insalata;  tuttavia, siccome il mio amore versa in un periodo difficile, per tirargli un pò su il morale ho infornato una torta divina che ahimè sta profumando tutta la casa.

Lavorate 125 grammi di burro morbido in una terrina fino a montarlo bene, quindi unitevi 3 etti di zucchero e 4 tuorli; una volta ottenuta una crema spumosa aggiungete 300 gr di farina setacciata con una bustina di lievito, 1 bicchiere di latte e 100 grammi di cioccolato fondente grattugiato.

Unite una bella dose di cannella in polvere e la scorza grattugiata di un limone (o una fialetta di aroma, come ho fatto oggi che ero priva di limoni) e per ultimi gli albumi montati a neve, facendo attenzione ad incorporarli delicatamente mescolando dall'alto verso il basso.

Trasferite il composto in una tortiera e infornate a 180° per circa un'ora; al termine lasciate raffreddare bene e poi decorate a piacere o tagliate a metà e farcite con una crema: la mia preferita è la Camy cream che ho scoperto su Cookaround: 500 gr di mascarpone montato + 170 gr di latte condensato + 250 gr di panna montata. Decisamente fuori dalla mia attuale - ristrettissima - portata, ma semplicemente divina!

E per la serie "quanto sono romantica" ho voluto utilizzare l'unica tortiera a forma di cuore che ho: quella delle bambine con sul fondo la testa di Barbie! Vabbè, l'òmo apprezzerà lo stesso :-)


sabato 12 febbraio 2011

bocconcini

Io sono amante della carne in genere, molto più che del pesce (ahimè, viste le sue virtù), ma in particolare mi piace in quelle preparazioni che la prevedono a tocchetti, tipo la bourguignonne o lo spezzatino, oppure tritata.

Questo vale per ogni tipo di carne, anche quella bianca, che infatti preparo spesso in questo modo poichè è gradita anche dalle gnome.
Immagino che queste "ricette", se così vogliamo chiamarle (Benedetta avrà un sussulto), siano da voi arcinote e so senza che me lo diciate voi che sono tremendamente banali, ma siccome di più banale c'è sicuramente la fettina, io azzardo la pubblicazione :-)

Ieri sera doppia spadellata: da un lato i bocconcini di pollo impanati e fritti, naturalmente destinati al mio pubblico normopeso, dall'altra i bocconcini al limone, che pur essendo destinati alla tapina sovrappeso sono comunque gustosi e meno deprimenti del petto alla piastra, al punto che volendo avrei potuto spadellare una volta sola...ma di tanto in tanto un buon fritto ci sta e ieri volevo "festeggiare" la guarigione di maxignoma (in realtà una liberazione per me...avrei dovuto festeggiare io!!!).

Per fare i bocconcini chiaramente serve il petto intero e non a fettine, tagliati a dadini piuttosto piccoli; per farli fritti li passo prima nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato per poi gettarli nell'olio bollente e rigirarli quando sono ben dorati. Ottimi se accompagnati da una bella insalatina condita con olio e senape. 


La versione light prevede gli stessi bocconcini rosolati bene in padella con un filo d'olio finchè non diventano leggermente abbrustoliti, dopodichè si sfumano con mezzo bicchiere di vino bianco e quando è consumato si coprono con acqua e si aggiunge un misurino di granulare di pollo; si fanno cuocere rigirandoli di tanto in tanto finchè non si è assorbito quasi tutto il brodo, poi si aggiunge un pò di prezzemolo tritato e abbondante succo di limone. Decisamente poche calorie, grassi praticamente inesistenti, ma sapore assicurato e carne tenera.


Devo dire comunque che sto già raccogliendo i primi frutti: stamattina eravamo in giro e non riuscendo a rientrare per pranzo abbiam deciso di eccitare le gnome e proporre loro il Mac; tra un urlo e un'aggrappata alla tarzan ho riflettuto che la mia dieta poteva andare a farsi benedire e invece, a sorpresa, ho scoperto che è il posto ideale per mantenere i buoni propositi: mentre il buon paparino si godeva ben 2 panozzi con patate, la sottoscritta (un pò rosicando, ma non volevo dare soddisfazione!) andava di Ceasar salad con pollo alla piastra e devo dire che non è stata affatto un'esperienza negativa, anzi! E poi, vuoi mettere la soddisfazione di sentire le gnome dire "sìììì, amo la mamma a dieta, così non la vedremo più con sto sederone"???



giovedì 10 febbraio 2011

la cena del riciclo

Questa sera, complice la dieta e il frigo vuoto causa clausura ormai da 4 giorni con bollente maxignoma, la mia ispirazione rasenta il sottozero.

Apro il frigo e vedo un mezzo cespo di lattuga che mi guarda con aria moscia: sa già che io e lui stasera ci faremo compagnia e mi sa che ne ha meno voglia di me; giro lo sguardo cercando di evitare con cura l'avanzo ahimè profumatissimo di crostata alla ricotta e vedo un allettante tris di wurstel di pollo, una mozzarella, un pacco semivuoto di prosciutto cotto, le uova.

Si va di frittata? Frittata e fagioli? Mais? Ah, ho dimenticato l'avanzo dell'ottimo esperimento culinario di ieri sera: risotto al limone! Un consiglio? Non fatelo MAI, un'emerita schifezza che il povero marito si immolerà a finire stasera. Dico solo che le gnome l'hanno letteralmente sputato nel piatto, mentre io e il papà abbiamo trattenuto il conato per dare un inutile buon esempio.

Ecco, è giunta una timida ispirazione quando ho posato gli occhi sull'immancabile pacchetto di sottilette: una frittata al vapore arrotolata farcita con il prosciutto superstite, la mozzarella e qualche sottiletta. Il tutto condito con l'avanzo di sugo e accompagnato dall'insalata di mais.
Altrimenti posso preparare ai beati mangiatori (per me, in punizione, la frizzante fettina alla piastra, sob) una bella frittata di pasta: dopo aver visto la foto della frittata di spaghetti della mia amica Bianca non riesco a toglierla dalla testa!

Ok, stasera sento che il titolo cotto e avanzato è un pò più calzante del solito :-)


mercoledì 9 febbraio 2011

crostata inventata

Da domenica pomeriggio maxignoma è collassata a casa con febbre e tipica sindrome influenzale: un pò le fai guardare i cartoni, un pò (pochissimo, a dire il vero) gioca per conto suo, un altro pò leggiamo insieme qualcosa, azzardiamo qualche calcolo e qualche pensierino, ma poi? Tutta una giornata è davvero lunga da far passare (ormai son diventate tre...sono allo stremo!!!) e così, giusto perchè sono masochista avendo appena iniziato la dieta, ieri ci siamo messe tutte e tre a produrre qualche pasticcio dolciario.

L'idea iniziale era di fare dei biscotti bicolore con metà frolla chiara e metà al cacao, solo che ho voluto seguire una ricetta tratta dalla loro rivista di Barbie e il risultato è stato un composto di briciole. Ho provato ad aggiungere un pò di burro per migliorare la situazione, ma tra una cosa e l'altra si era fatto tardi e ho deciso di abbandonare i biscotti in favore di una crostata.

Già il loro entusiasmo era ovviamente scemato, in più avevo solo un barattolo di marmellata già iniziato...ma di buttare l'impasto proprio non mi andava, così ho foderato il fondo di una tortiera e ho lavorato di fantasia: intanto dei due impasti ne ho fatto uno solo, marroncino chiaro; poi ho spalmato il fondo con la marmellata residua (3/4 di un vasetto normale di confettura di fragole) e ho versato sopra quel che ho trovato in frigo, ovvero 2 minicesti di ricotta da 100 gr ciascuno, mezzo cartone di panna (circa 100 gr), 1 uovo e 50 gr circa di zucchero a velo.
Ho messo tutto in forno a 180° per 45 minuti e poi ho lasciato raffreddare bene in modo che la copertura si rapprendesse un pò.

Devo dire che il risultato, per noi adulti golosi, è stato ottimo! Adesso per me avere quella mezza crostata in frigo è una tortura cinese, mentre per le gnome è stato il solito fiasco: maxi l'ha giusto assaggiata per poi decretare un sonoro "bleah!", mentre baby per darmi la meritata soddisfazione non l'ha manco voluta assaggiare.

Ma io insisto e persisto, sono avvisate!


martedì 8 febbraio 2011

palati raffinati

Sono giunta ormai alla conclusione che i bambini sono persone semplici e come tali amano le cose semplici: meno ricette fronzolute, ahimè meno creatività (io pensavo che proporre ad esempio il cibo sistemato sul piatto in modo da formare delle facce fosse stimolante, ma stimola solo il gioco non certo l'appetito, col risultato che i piselli-occhi vengono tirati alla sorella di fronte), solamente sostanza.

Da che sono mamma penso di aver provato a cucinare i petti di pollo in tutti i modi possibili, certa che fosse necessario renderli più appetitosi e mi lamentavo se poi non finivano. Non parlo nemmeno di cose troppo particolari: un petto "impanato" nel parmigiano, piuttosto che con una sottiletta fusa sopra. Invece mi è servito tempo x scoprire una cosa che in realtà era di una banalità assoluta: il solo modo in cui apprezzano il petto di pollo è semplicemente passato in padella con un filo d'olio o, meglio ancora, impanato nella farina di mais (il pollo giallo, ricetta che le fa saltare dalla gioia!).

Questo perché ho sempre tarato i loro gusti sui miei, certa che un petto di pollo "nudo" fosse per loro poco appetibile dato che per me è una schifezza.

Se poi parliamo del resto del pollo...il pollo arrosto è già fin troppo elaborato, visto che le gnome hanno dimostrato di gradire molto le cosce lesse condite semplicemente con olio e sale :-O

Mi sorge però spontanea una domanda: son solo le mie ad avere un palato così trendy ("mangia sano, torna alla natura" fa più moda adesso che non ai tempi dello spot Mulino Bianco), oppure anche i vostri figli fanno così? Le ho sempre giudicate schizzinose, ma forse sono solo raffinate!

Anche se anche loro hanno i loro vizi e le loro debolezze, eh: avete mai degustato (non si può dire semplicemente mangiato di una goduria simile!) un croissant ripieno di Nutella al Caffè Torino (noto caffè storico in piazza San Carlo, ndr)? Beh, se vi manca questa esperienza sensoriale vi consiglio di rimediare al più presto (perché parlo di queste cose dopo aver iniziato la dieta, perché????): al di là del croissant di pasticceria che già vuoto merita, ci mettono dentro così tanta Nutella che è difficile morderlo...insomma, avete capito! Sabato pomeriggio abbiamo fatto la nostra tappa obbligata e lì per lì babygnoma ha preferito una brioche con gli zuccherini, ma quando maxignoma ha svelato il ripieno le si è aperto un mondo:

lunedì 7 febbraio 2011

un grasso guaio

Non è un errore di ortografia: intendo proprio grasso!

Signore e signori, vi annuncio una notizia che per me ha del catastrofico: mi sono messa a dieta!

In realtà ho sentito la cosa come un obbligo morale dopo che sono stata con le gnome in un bar  e babygnoma a un certo punto ha detto al barista "lo sai che la mia mamma ha il culo più grosso del mondo?" 

Ecco, meno male che almeno con il gestore ho sufficiente confidenza, altrimenti anzichè star qui a raccontarlo mi sarei già sotterrata!

Fatto sta che ho avuto un sussulto di dignità e ho deciso che ho davvero toccato il fondo: necessito con urgenza di una decisa remise en forme.
Non sto a dirvi quanti kg e rotoli io debba smaltire, ma vi assicuro che sono direttamente proporzionali a tutti i manicaretti cui mi sono dedicata negli ultimi mesi volendo stuzzicare le gnome, mentre il più delle volte l'unico palato stuzzicato è stato il mio.

D'ora in poi quindi vi scriverò anche delle mie pene, se permettete, perchè non è giusto che solo il mio malcapitato marito debba subire i miei sbalzi d'umore. E poi dovete essere la mia cartina al tornasole, in modo che io riesca a mantenere vivo il sussulto di dignità di cui sopra.

Celadevofare, celadevofare, celadevofare, celadevofare.....

venerdì 4 febbraio 2011

inganna lo gnomo!

Mi serve l'Inganno con la I maiuscola ragazzi, qui è questione di sopravvivenza.
Ormai le gnome hanno sviluppato un sesto senso, un qualcosa che fa sì che loro sappiano precisamente, nel raggio di 1 km, se c'è cibo sano, in modo da evitarlo con cura.

Visto che siamo in aria di carnevale, devo trovare il giusto travestimento, la maschera in grado di trasformare in qualcosa di allettante perfino un cavolino di Bruxelles.

Io vedo gli altri gnomi figli di amici che almeno una zucchina ogni tanto la digeriscono, oppure un broccoletto innocente, un fagiolino che non dà fastidio a nessuno...le mie mangerebbero solo quantità industriali di carote rigorosamente intere (se già sono a julienne non le toccano) e banane, stop. Anzi, a dirla tutta babygnoma, che è un pò più donna di mondo, si spinge anche a mangiare kiwi e mele, volendo esagerare qualche spicchio di mandarino, ma maxignoma è ferma a carote e banane. Che per quanto facciano bene non possono essere gli unici alimenti di due gnome in crescita.

Forza, sputate il rospo e ditemi, o mamme, qual è il vostro segreto. 

Verdure tritate/frullate/premasticate/predigerite? Nein, il colore rimane sempre troppo sano.

Frutta zuccherata/succhi/yogurtallafrutta? Niet, sono troppo...fruttosi.

Torte salate? Strudel? Figuriamoci, non sapete che la pasta sfoglia è una delle cose più schifose che esistano sul pianeta? No? eh, ma che ignoranti...

Pare che esista un solo modo per riuscire a fare ingerire, per lo meno a babygnoma perchè maxi manco quello, qualcosa che assomigli a fagiolini e spinaci. E volete sapere qual è?????

Ebbene sì: la mensa scolastica!!! Quel posto meraviglioso dove tutto viene cucinato alla perfezione, dove ogni cosa ha un profumino sopraffino, gli spinaci sanno di ambrosia e i broccoletti sono in realtà il nettare degli dei. 

Che mi sono fumata??? Nulla, ma questa è la triste verità: tutto ciò che propinano le cucine della materna viene mangiato con gusto, le prelibatezze preparate con amore dalla mamma vengono lasciate con disgusto. 

Sarà perchè a scuola si mangia in compagnia e forse questo dà al cibo un altro sapore, ma sta di fatto che non mi capacito. Ma nemmeno posso invitare tutta la classe ogni giorno a cena per scoprire se questa è davvero la motivazione!


mercoledì 2 febbraio 2011

pranzo veloce? piadina veloce!

Dal momento che spesso mi capita di pranzare da sola a casa, ma con scarsissima voglia di spadellare e apparecchiare solo per me medesima, un'ottima risorsa sono le piadine: sono pratiche, velocissime e ti puoi sbizzarrire con la fantasia.

Non ho mai provato a preparare l'impasto, ma prima o poi mi vorrei cimentare; nel frattempo uso quelle sfogliate che vanno scaldate per 1 minuto e le trovo perfette.

Vi segnalo qualche farcitura sfiziosa che ho sperimentato negli anni e che mi è piaciuta particolarmente: 

- non proprio dietetica: stendere una fetta di mortadella sulla piadina, coprirla con brie tagliato a fettine sottili e un uovo sodo affettato; aggiungere una bella macinata di pepe, coprire con un'altra fetta di mortadella e arrotolare la piadina; scaldarla ancora un attimo sulla piastra e pappare

- alternativa salutare al Mac: tagliare a strisce un peperone e cuocerlo alla griglia insieme a un hamburger; sistemare l'hamburger ben caldo tagliato a "strisce" sulla piadina, coprirlo con una mozzarella a fette e col peperone, chiudere la piadina e servirla ben calda

- alternativa estiva alla classica pomodoro/mozzarella: mettere sulla piadina una grossa foglia di lattuga e distribuirvi sopra del tonno sbriciolato; appoggiare sul tonno delle fette di pomodoro, completare con della maionese, chiudere la piadina e servirla fredda

- la mia preferita: mettere sulla piadina delle fette di prosciutto cotto, sistemarvi sopra del taleggio tagliato a tocchetti (taaanto taleggio!) e coprire con foglie di rosmarino tritate; chiudere la piadina e scaldarla sulla piastra x qualche minuto

Ne ho in serbo anche altre...ma vi farò aspettare la prossima puntata! ;-)

martedì 1 febbraio 2011

chiacchieriamo?

è quasi Carnevale, quindi tempo di chiacchiere!
Voi solitamente chiacchierate? I vostri figli chiacchierano? 
Le mie gnome naturalmente amano le chiacchiere, ma non quelle commestibili, pertanto mi sono sempre astenuta dalla loro preparazione.

Ma quest'anno ho deciso che ho voglia di prepararle anche solo x me e il papà, quindi rispolvererò la vecchia ricetta di quando le preparavo da piccola.

Che poi qui da noi si chiamano bugie...e io appunto vi direi una bugia se dicessi di saperle fare, ma questa ricetta è davvero collaudatissima perchè mia mamma le faceva ad ogni carnevale e penso che sia facilissima, visto che lei detestava cucinare!

Praticamente metteva in una ciotola capiente 500 gr di farina e 1 bustina di lievito per dolci, poi univa una coppetta di zucchero (ad occhio, diciamo un pò meno di 1 etto), una bustina di vanillina, 1 bicchierino di liquore (non chiedetemi quale, ma penso che uno qualsiasi vada bene), 50 gr di burro morbido e 3 uova intere+1 tuorlo e impastava, impastava, impastava...quando l'impasto era bello compatto lo stendeva sottile col mattarello e ritagliava dei quadrati che poi tagliava ancora a metà e rifiniva con la rotella tagliapasta. A questo punto le friggeva in olio bollente, le scolava, e quando erano fredde le copriva di zucchero a velo.

Direi che è fattibile: se la provate fatemi poi sapere! Naturalmente se arrivo prima io faccio altrettanto, ma almeno per qualche giorno vorrei astenermi dai dolci/fritti perchè i miei jeans invocano pietà: per amore di blog sto infatti decisamente tradendo il mio guardaroba...come faccio a tornare in carreggiata? e nei miei vestiti????