martedì 19 marzo 2013

A mio padre

Chi mi conosce bene, soprattutto chi mi ha conosciuto da piccola o da adolescente, sa che non ho mai avuto un rapporto semplice con mio padre.
Già, perchè di lui tutto si può dire, tranne che fosse una persona comune o con cui fosse facile rapportarsi.
Non che fosse un burbero o una persona cattiva, o peggio che incutesse timore...direi proprio il contrario, tuttavia era una persona in grado di spiazzarti sempre e capace di farti esasperare fino al limite del possibile...ma al tempo stesso, di farti una tenerezza infinita.

Viveva in un mondo tutto suo e io mi ci sono sempre scontrata, forse perchè questa sua mancanza di concretezza e di interesse per il quotidiano spesso mi portava a credere che fosse distaccato anche da me, anche se in realtà così non era.

Abbiamo passato anni alternando silenzi infiniti ad urla violente...l'unico modo che conoscevo a volte per riuscire a comunicargli i miei sentimenti. Lui, i suoi, non li comunicava mai...non l'ho mai visto ad esempio piangere, anche quando ai miei occhi avrebbe avuto motivo, non l'ho mai visto nemmeno preoccuparsi. Gli ultimi anni di vita in comune, quando mamma ormai ci aveva già lasciati, per me sono stati l'inferno...cercavo ogni pretesto pur di uscire, ogni modo per evadere, qualsiasi scusa per evitare un confronto che già sapevo mi avrebbe portato all'esasperazione. 

Ma quando finalmente ho varcato una volta per tutte la porta di casa e mi sono sì sentita sollevata...ho cominciato anche ad avvertire quel vuoto che forse ho compreso davvero solo qualche anno fa, quando anche lui se n'è andato: mi sono resa conto che tra un padre e una figlia, per quante incomprensioni possano esserci, c'è un legame che va al di là di gesti e parole. Una sorta di richiamo ancestrale, che ti fa riconoscere un senso di appartenenza che non si può forse descrivere, ma di sicuro si sente nel profondo del cuore.

Oggi che vedo le mie figlie tanto legate al padre ricordo con nostalgia ed affetto la mia infanzia, quando ancora lui era il mio riferimento scevro da condizionamenti e devo dire che essere madre mi ha reso più indulgente verso tante cose poi successe dopo. Così pian piano ho sentito nascere tenerezza verso quello che lui è stato, ho compreso tanti aspetti positivi che prima non riuscivo a vedere, ho maturato la consapevolezza di aver ricevuto da lui più di quanto non pensassi...E' tardi ora, forse, visto che son quasi dieci anni che è mancato, ma sento di dovergli dire grazie.

Grazie papà perchè mi hai insegnato ad andare oltre le apparenze, ad essere sempre me stessa, a seguire il mio istinto; a guardare lontano, ad apprezzare le piccole cose, a godere di ciò che ho, a vedere sempre il lato positivo. 

Amavi tanto il mare e a lui abbiamo affidato i tuoi resti...ogni volta che sento la brezza adesso penso a te e sorrido...sento che infine ci siamo capiti.



martedì 5 marzo 2013

strane creature

Quando proprio la fantasia raschia il fondo del barile e, aprendo il frigo, sembra di sentire l'eco nonostante effettivamente non sia del tutto vuoto (ma non sai magari come combinare tra loro i vari pezzi presenti!)...ecco, allora deve scattare la molla del riciclo!

Ovvero quella folgorazione che ti fa mettere insieme cose che apparentemente non hanno parentela e ricavare un ibrido tutto sommato sensato.

Anche cose che soltanto a dirle possono fare senso, più che averne...tipo il polpettone creato domenica mattina: sabato sera, complice la visita di amici privi di prole, abbiamo lasciato le gnome a casa col cognato e lo abbiamo autorizzato a cibarle con Happy meal; il risultato è che è avanzata una bella porzione di patatine che sono state diligentemente sistemate in frigo. Ora...voi potete immaginare qualcosa di più triste delle patatine fritte consumate il giorno dopo? eh, difficile...però di buttarle proprio non mi andava e così, dovendo preparare un pò di hamburger per la scorta freezer, ho pensato di preparare anche un polpettone e di infilarci dentro le patatine!

Può sembrare terrificante, mi rendo conto, ma alla fine garantisco che è stata una sorpresa: praticamente ho preparato il classico impasto per hamburger/polpette, l'ho steso in forma rettangolare con l'aiuto della cartaforno e poi vi ho rovesciato le patatine e le ho coperte con qualche sottiletta, infine ho arrotolato il tutto e l'ho messo in forno per circa un'ora, irrorato col vino bianco. Era bello saporito e ce lo siamo spazzolato tutto!

Questo non vuole certo essere un suggerimento per una ricetta da ripetere, anche perchè non mi sognerei mai di comprare patatine con l'intento preciso di renderle farcitura da polpettone, ma è uno spunto per una più ampia discussione: voi riuscite a unire avanzi e fantasia in qualcosa di buono? Ricordate un piatto particolarmente riuscito derivato da pietanze diverse del giorno prima?

Da noi è un caso raro che avanzi qualcosa, visto che tendenzialmente siamo non buone, ma ottime forchette (magari non tanto le gnome...ma io e il marito ci difendiamo benissimo!), tuttavia quando avanza qualcosa mi viene più spontaneo riscaldarla così com'è senza pensare a qualcosa di innovativo...ma questo esperimento mi ha stuzzicato! Vorrei sapere da voi se avete segnalazioni interessanti in merito ;-)

Tra l'altro, cercando qua e là notizie in tema, ho trovato questo libro che dovrebbe essere davvero simpatico:


martedì 19 febbraio 2013

andiamo a rotoli

Beh, per quanto riguarda il nostro Poveropaese direi che ce ne siamo accorti tutti, soprattutto ora che ci stiamo avvicinando a grandi passi alla tornata elettorale...ma io non voglio certo tediarvi con discorsi politici!

Ieri ho preparato un ottimo rotolo alla Nutella e ho riflettuto su come tante cose buone, in cucina, siano arrotolate :-)

Dagli antipasti al dessert, il rotolino funziona sempre...tanto che si ritrova poi bello bello sui fianchi o sulla panza! E questo perchè ogni pietanza arrotolata è ricca e saporita, unione perfetta di più sapori.

Penso ad esempio alla sfoglia di mozzarella con prosciutto e maionese, alle girelle di pancarrè che postai tempo fa, a quelle altrettanto buone fatte con la sfoglia, ai rotoli di crepes, ai polpettoni farciti...c'è solo l'imbarazzo della scelta e poi sono semplici da preparare e golosi anche per gli gnomi.

Oggi però mi soffermerei sugli involtini, perchè ultimamente li faccio spesso: a Natale ci hanno regalato un prosciutto intero e per prepararli ne faccio largo uso. Il bello degli involtini è che ci puoi davvero cacciar dentro di tutto, tanto il risultato sarà sempre buono. Naturalmente vanno preparati con la pentola a pressione e fatti cuocere tanto, pur essendo piccoli, in modo che vengano proprio teneri: se li faccio con le fettine di manzo o vitello, sempre sottili e non troppo grandi, solitamente ci metto dentro appunto prosciutto o mortadella, pezzi di verdure (quelle che ho in frigo: carote affettate sottili, zucchine, melanzane...), capperi, olive, pezzi di formaggio o sottilette e li lascio cuocere almeno 40 minuti; se invece li faccio con pollo o tacchino preferisco sempre usare il crudo o lo speck, che danno più sapore e li lascio cuocere anche 50 minuti, perchè è una carne più secca.

L'ultima versione, devo dire proprio buona, che ho provato è stata fettine di tacchino con prosciutto crudo e asiago: per cuocere ogni involtino in pentola a pressione bisogna infarinarli leggermente e lasciarli soffriggere con olio e un pò di base per soffritto finchè non sono ben dorati, dopodichè si aggiunge un bicchiere con metà vino e metà acqua e, volendo, si aggiungono un paio di patate a tocchi grossi; si aggiusta di sale (o si aggiunge un dado), si chiude e, dal sibilo, si lascia cuocere per i tempi che ho detto sopra. Non sono male anche fatti in umido, aggiungendo al vino polpa di pomodoro e al posto delle patate, volendo, i piselli.

E ora vi scrivo meglio come fare il rotolo alla Nutella, perchè è sorprendentemente semplice e, avendolo preparato ieri per la prima volta, non avevo davvero idea che fosse così buono!!!!
Si sbattono molto a lungo 4 tuorli con 90 gr di zucchero, 1 cucchiaio di miele e una bustina di vanillina, finchè non diventano chiari e spumosi; a parte si montano a neve poco ferma i 4 albumi con un pizzico di sale e 50 gr di zucchero. Si uniscono i due composti e si aggiungono 100 gr di farina setacciata, incorporando sempre tutto con movimenti dal basso verso l'alto in modo da incamerare aria. A questo punto si rovescia il tutto sulla leccarda del forno coperta di cartaforno e si ottiene uno strato alto circa un cm, che si inforna a 220° forno statico per circa 6 minuti, o comunque fin quando diventa leggermente dorato ma non scuro. Si sforna e si toglie subito dalla leccarda, si cosparge la superficie con qualche cucchiaiata di zucchero e la si copre con pellicola bene anche sotto i bordi, in modo da mantenere l'impasto umido anche mentre si raffredda. Quando si è freddato si spalma sopra un vasetto di Nutella (o di marmellata, se preferite) lasciando un pò di spazio ai bordi e si arrotola aiutandosi con la cartaforno (seguendo il lato corto). Se poi riuscite a non avventarvici sopra subito potete farlo riposare in frigo una ventina di minuti e poi tagliarlo meglio, altrimenti...fategli male immediatamente!!!




martedì 5 febbraio 2013

di muse e fonti di ispirazione

Ecco...è bastato dire "voglio scrivere di più, voglio variare gli argomenti" per scomparire!

Sono in uno di quei periodi completamente privi di ispirazione, non so se capitano anche a voi: vorrei anche scrivere eh, ma di fatto, quando mi siedo alla scrivania per buttar giù le idee, mi rendo conto che le idee in realtà non ci sono...o magari non riesco a metterle in ordine e trasformarle in qualcosa di coerente e di scritto.

L'argomento culinario al momento non mi attrae...per cercare qualche folgorazione provo di tanto in tanto a seguire qualche programma a tema, ma...anzitutto la mia "vecchia" musa, la Parodi, mi ha tradito: mi piaceva seguirla quando dal suo cucinino proponeva piatti semplici ed evidentemente farina del suo sacco, ma ora che spadella svolazzando sull'immancabile tacco 12 nel grande studio televisivo, per giunta proponendo ricette altrui (che la fanno pure arricchire, e tanto!), mi è decisamente venuta a noia; ogni tanto mi diverte Cambio cuoco, trasmissione su Lei in cui due famiglie si scambiano il/la cuoco/a di casa per il pranzo domenicale, ma nell'insieme mi urta un pò la saccenza di queste casalinghe che vogliono mettere in mostra se stesse e le proprie vere o presunte abilità; Borghese mi sta cordialmente sulle palle...

Alla fine l'unico programma davvero appassionante è Masterchef Italia, giunto alla sua seconda edizione...lo seguo avidamente con tanto di gruppo di ascolto su Whatsapp ;-), ma al momento attuale vedere questi novelli Marchesi destreggiarsi tra piatti impensabili o impreparabili, almeno per una peracotta come me, anzichè stimolare a preparare cose nuove mi fa crescere il desiderio di piatti pronti. Ma confido sia solo un periodo...spero che Carlo Cracco risvegli in me gli istinti culinari...visto che mi sembra piuttosto bravo a risvegliare istinti di qualsivoglia tipo!

Al di là dei programmi televisivi, comunque, la vera ispirazione ormai sono (o dovrebbero essere!) i food blogger: non parlo certo di fanfaroni come me eh, ma di quelle persone competenti che scrivono di cibo in modo completo, esaustivo e, soprattutto, proponendo piatti e sapori innovativi. Il tutto condito sapientemente da splendide fotografie che sono, almeno per me, più invoglianti dei piatti in sé. Un pianeta a dir poco vasto, che necessita di tempo e pazienza per essere scandagliato a dovere!

E visto che il binomio fotografia+cibo è da me particolarmente apprezzato, colgo l'occasione per fare un grosso in bocca al lupo a Cristiana e al suo neonato Fotomicilla e vi segnalo l'ottimo e collaudato blog di Sandra che è davvero ottima sintesi di bravura culinaria e fotografica.
Il tutto augurandomi di seguire le stesse, prolifiche orme e di ritrovare il giusto piglio per far crescere questa mia piccola, ma amata, creatura.


giovedì 17 gennaio 2013

Wok in progress

Una decina d'anni fa comprai un grosso e pesante wok da Ikea, quello con il manico di legno, se qualcuno se lo ricorda.

Un pò per le dimensioni e un pò per il peso, un pò forse anche perchè nella mia testa questa strana pentola poteva servire solo a cuocere involtini primavera e pollo al cocco, lo chiusi in un armadio appena comprato e lì rimase fino al giorno in cui decisi di disfarmene perchè lo spazio da lui occupato mi sarebbe stato più utile per altro.

Negli ultimi anni invece, complice quel pò di esperienza culinaria in più, ho imparato che il wok può essere utile anche per preparare un'infinità di piatti della cucina mediterranea, con il vantaggio della rapidità e della necessità di pochissimi grassi. Così qualche mese fa ho deciso di riprovare e ne ho comprato un altro, decisamente di poche pretese per testare se davvero l'avrei utilizzato.

Beh, devo dire che lo scopro più utile ogni giorno che passa e lo sto usando davvero tanto e per tante cose: nei momenti in cui voglio (provare a) stare a dieta è fantastico per preparare cose semplici, light e comunque saporite, ma è altrettanto utile per friggere in modo ottimale utilizzando metà olio, per spadellare ogni tipo di verdura e lasciarla croccante, per mantecare la pasta...insomma un pò per tutto ciò che si fa con una padella tradizionale, solo che devo ammettere che il risultato è migliore e più veloce.

Prendiamo ieri sera: come all'incirca 350 gg all'anno (mi gioco un jolly di 10 gg bonus...che in realtà sono moooolti di più, ma amo prendermi in giro!), attualmente dieteggio e nel frigo mi aspettavano allettanti petti di pollo che desideravo fortemente non fare alla piastra. Ho pensato allora al wok e ho provato a fare una versione light di pollo al curry che è venuta proprio appetitosa! Ho tagliato il pollo a strisce sottili (erano 4 fette) e l'ho messo nel wok con un filino d'olio rigirandolo spesso; nel mentre ho affettato a julienne una zucchina e una carota e le ho unite al pollo, sempre mescolando bene (se l'olio è poco le cose tendono ovviamente ad attaccarsi, ma meno che in una padella tradizionale). Pochi minuti di cottura e ho aggiunto un bicchiere di latte e un'abbondante spolverata di curry, ho aggiustato di sale e ho lasciato terminare la cottura finchè il latte non si è rappreso il giusto. Nella versione non light avrei infarinato il pollo e si sarebbe formata una deliziosa cremina...ma il risultato devo dire che è stato comunque soddisfacente e gustoso.






martedì 15 gennaio 2013

boicottaggio

Su Cotto, boiCotto ;-)

Ho preso una decisione: dal momento che non ci sarebbe trippa per gatti ad aspettare di scrivere solo dei cibi graditi dalle due snob di casa, d'ora in poi scriverò anche d'altro.

Aaaah, son soddisfazioni...perchè su 365 giorni sono alla fine davvero pochi quelli in cui mi sforzo di produrre qualcosa di nuovo che possa stuzzicare loro evitando di stuzzicare la pancia già magari colma di mamma e papà o, peggio, il secchio della spazzatura e...io ho voglia di scrivere qui, cavolo, altrimenti che lo aprivo a fare un blog?!?!? :-)

Giustamente vi chiederete cosa si mangia in questa casa i giorni in cui non scrivo...
Beh, siccome le snobbone devono crescere e nutrirsi, gli preparo ciò che loro più aggrada: carne in padella, petto di pollo alla piastra, insalata, finocchi crudi, carote rigorosamente intere perchè alle Loro Maestà la carota julienne non piace, pasta triste (in bianco...ma con taaanto pecorino per la Maxi e taaaanto parmigiano per la Baby), minestrina...insomma, tutte quelle cose tremendamente appetitose che loro mangiano davvero volentieri. 

Ma...c'è un ma: in casa ci siamo anche noi adulti! In particolare c'è l'unico uomo di casa, che oltre ad essere grande e grosso (perchè sei alto Amò, non ti irritare ;-)), la sera torna a casa stanco ed affamato e diciamo che non brama la bistecchina con insalata. Ergo, bisogna produrre! Ergo, io ingrasso...ma questo è un altro paio di maniche!

Beh, una cosa che ad esempio preparo spesso e dalla quale le Gnome si tengono bene alla larga sono quelle che qui a Roma si chiamano torte rustiche e a Torino più banalmente torte salate: pasta sfoglia o brisee farcita come meglio si crede (leggi: come meglio crede il frigorifero, ossia butto dentro di tutto).
L'ultima in ordine di tempo l'ho fatta a capodanno per poi bissarla qualche giorno dopo migliorata dall'esperienza: sfoglia farcita con broccoletti ripassati, noci tritate, gorgonzola, panna, uova. Quando l'ho ripetuta ho tritato meglio le noci e ho sostituito la panna con un paio di cucchiaiate di mascarpone...beh, decisamente da ripetere!

E preparo altrettanto spesso risotti, che la Baby in realtà gradisce, la Maxi molto meno...ma dipende sempre dal condimento: se non avete mai provato, fatelo con zucchine e pancetta, rigorosamente in pentola a pressione (santa subito!)! In 9 minuti vi ritrovate con un piatto unico saporito e delicato al tempo stesso, veramente goloso. Forse vi avevo già spiegato come farlo (tanto lo so che tra di voi ci sono tanti/e che hanno paura che la pentola esploda...coraggio, sfatate questo falso mito e tiratela fuori dal ripostiglio!!!), ma ripetere non guasta: fate soffriggere una piccola cipolla con un etto di pancetta a cubetti e una piccola zucchina a testa (io la affetto con la mandolina, così si squaglia per bene...trucco dissimulatore per gnome!), poi aggiungete il riso e lo fate tostare; sfumate con un pò di vino bianco quindi coprite il tutto con brodo (o acqua e dado) fino a superare il riso di un dito circa. Chiudete e fate cuocere per 8/9 minuti a partire dal fischio. Quando aprite aggiungete una bella noce di burro, una spolverata (per me abbondante, lo adoro!) di pepe e il gioco è fatto!

Oh bene, mi sono già leggermente sfogata! Lo so, oggi non ho scritto nulla di particolarmente significativo, ma volevo vedere come andava questo esperimento...se pensate sia il caso, prometto così di tornare più spesso ;-)


martedì 8 gennaio 2013

anno nuovo, gnome...uguali

Bentrovati in questo 2013!

Tanto per cambiare, l'anno è cominciato (per me, almeno) con un bel surplus di kg e quindi con pochissima voglia e fantasia di cucinare (e mangiare!) ancora.

Le gnome di questo esultano, infatti anche quest'anno vede la pasta in bianco in pole position tra le loro preferenze, seguita a ruota dagli straccetti "lisci"(bleah la rucola!) e dal sempreverde tonno in scatola.

Tra i miei puntuali buoni propositi - quelli che scrivo per ricordarmi bene di non mantenere - c'è quello di riuscire finalmente a far fare al loro palato un seppur piccolo salto di qualità, o almeno riuscire a stuzzicare un minimo di curiosità e voglia di assaggiare...vedremo se riuscirò a fallire as usual, prometto però di provarci.

In effetti un timido tentativo ieri sera l'ho fatto: polpette di merluzzo. Al solito mi vergogno a definire questa una ricetta...diciamo che è più un pretesto per tornare a scrivere visto appunto che ho temporaneamente deciso di far riposare un pò teglie e tegami...però tutto sommato è una cosa semplice e utile per chi, come me, non riesce proprio a far toccare il pesce alla propria prole.

Ho tritato al coltello 600 gr di filetti di merluzzo fresco (ma presumo che anche surgelato e scongelato vada bene lo stesso) e ho aggiunto 2 uova, abbondante Grana grattugiato, 5 fette di pancarrè tritato, prezzemolo, sale e pepe. Una volta formate le polpette, piuttosto piccole, le ho infarinate bene e le ho messe in forno a 180° per circa 20 minuti.
Le ho servite accompagnate con patate arrostite e ketchup e devo dire che non erano niente male. Le gnome hanno apprezzato e questo basta a rendermi soddisfatta...ma in tutta onestà il palato di noi adulti le avrebbe apprezzate maggiormente fritte ;-)

Non è detto che non ci riprovi...per quanto l'esperienza mi insegni che ciò che una gnoma gradisce oggi non è affatto detto gradisca domani :-/

Detto questo vi saluto, vi auguro buon anno e spero di tornare presto, sia qui che in forma (ok, rotonda è una forma...ma non è quella che auspico di mantenere!!!).