lunedì 24 gennaio 2011

Le nuove manie degli italioti

Avete notato che ogni 3 x 2 spunta una nuova mania che per gli italiani sembra irrinunciabile?

Una che è ormai in voga da un pò di anni e che sta prendendo sempre più piede è quella del cibo "del territorio" o a "km zero", ovvero la moda - se vogliamo anche intelligente - di mangiare il cibo prodotto nella propria regione. 
Stamattina ho avuto un chiaro esempio di come certe volte la mente delle persone sia obnubilata da due fattori: la voglia di essere up to date ad ogni costo (fa tanto chic mangiare le mele bio da 3 euro al kg comprate nel negozio specializzato...) e la voglia di fare comunque l'affare.

Mentre sorseggiavo un caffè al bar leggendo la Stampa ho visto una pubblicità di Eataly (per chi non è torinese, si tratta di un supermercato specializzato in prodotti alimentari di alta gamma): siccome è il quarto anniversario, per tutta la settimana vendono una serie di prodotti a 1 euro.

Ora, io non ci vado quasi mai perchè sostanzialmente è interessante se ti serve qualcosa di molto specifico, ma dati i prezzi non è certo posto dove fare la spesa quotidiana (anche se trovi sempre gente che compra lì l'acqua Lurisia come se fosse un prodotto di nicchia e la paga un tot di centesimi in più rispetto alla medesima acqua al super), ma allettata dalle offerte ho approfittato per farci un salto: a parte il fatto che c'era il pienone nonostante fosse lunedì mattina (ma la crisi dov'è finita???), era divertente vedere come la gente si avventasse sulle offerte senza cogliere un piccolo particolare: 1 euro era valido solo per 1 pezzo, dal secondo in poi il prezzo era quello consueto! Ma gli ingordi pur di arraffare manco leggevano i cartelli, salvo poi essere costretti alla fine a leggere lo scontrino con aria stupita o a chiedere informazioni alle cassiere che non ne potevano più di ripetere le medesime cose.

Altra cosa divertente: un'offerta prevedeva una busta da 5 kg di patate di Cuneo (ben specificato, perchè si sa che a Cuneo le patate hanno tutt'altro sapore...) + un sacco da 4 kg di arance Tarocco a soli 3,50 euro. Ottimo! Ho pensato di prenderle anche io, se non che c'era scritto in piccolo sul cartello che l'offerta era valida solo con 30 euro di spesa. Avendo io totalizzato 9 euro con tutte le offerte interessanti, ho evitato di comprare roba inutile pur di avere patate e arance, anche perchè la differenza col mercato me la giocavo comunque in benzina, eppure ho teso l'orecchio e ho sentito un tot di persone dire "prendiamo anche questi, così arriviamo a 30". 

Ecco, io rimango onestamente allibita di come la gente si faccia abbindolare: l'idea del cibo autoctono è ottima, ma non è forse meglio allora rivolgersi a un gas (gruppo di acquisto solidale) o anche solo a un mercato ben fornito? Tutti buoni a lamentarsi della crisi, ma poi posti come Eataly, che fanno onestamente più scena che sostanza, sono pieni zeppi :-/

Ok, avrete capito che mi sto un pò allargando: sono partita con la volontà di trattare un argomento circoscritto e invece mi rendo conto che avere questa possibilità di scrivere mi fa venire voglia di ampliare i miei orizzonti! Non che io voglia abbandonare la cucina e tantomeno le mie gnomoclienti, sia mai, ma spero non me ne vogliate se ogni tanto "svolazzo" qua e là :-)

Buona settimana a tutti!

3 commenti:

  1. Condivido quanto scrivi.
    Eataly va bene per certe cose ma per altre è il classico trappolone.
    Il pane li non è male...nel senso che è sempre fresco; anche a fine giornata.
    Io e mia moglie per garantire ai nostri bimbi e a noi stessi cibi sani e sostenibilità ambientale operiamo così:
    h2o del rubinetto somministrata tramite caraffa Brita;
    verdura e frutta presso contadini di Pecetto (ordino via mail e il mercoledì sera mi portano tutto a casa)
    Carne in campagna (macellaio di Villarbasse,ha il suo macello e le mucche le conocsce per nome)
    Se abbiamo tempo, pasta, dolci e quant'altro fatti in casa.

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  2. Bravo Guido! La caraffa Brita anche x noi è stata davvero una scoperta, e mi interesserebbe avere qualche ragguaglio (se ti va) su macellaio e coltivatori.
    Io comunque, al di là del discorso salutare che naturalmente è basilare, sto scoprendo che fare in casa le cose (sono fortunata perché ne ho il tempo, mi rendo conto) è un vero piacere nonché una soddisfazione. Per sé e per il portafogli.

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  3. Ciao Ely,
    pienamente d'accordo anche su questo. E' bello "creare" qualcosa di buono e anche salvaguardare il ptf.
    La mia mail è guidoalessandro.gozzi@gmail.com
    Mandami un messaggio li e ti risponderò volentieri con le info su contadini e macellaio.
    Buona serata

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